venerdì 7 marzo 2008

Pensieri ... e jazz!

... sto qui seduto davanti al computer e mi chiedo se almeno voi sappiate il perchè.
Il perchè di questi momenti in cui ti prende una strana malinconia, senza ragione, senza scopo. Penso alle persone che amo, a quelle che mi fanno capire di essere fortunato ed anche a quelle che mi intrigano, ma non so se voglio conoscerle meglio. Perchè ho paura di capire che no, non fanno al caso mio, nè amici nè nemici nè altro. Penso: forse è questo il problema...
Io la vita me la incasino da solo, Ufficio Complicazioni Affari Semplici, e più è intrigato più mi piace cercare la soluzione di un problema e buttarmici a pesce. Mi prendereste per il culo, amici miei, e direste che sono tutte balle! e che uno più organizzato di me non esiste... Eppure non sempre è così, o meglio si è così ma prima mi ci butto e poi cerco di salvarmi organizzando! E' lì che si incasina tutto...

-di seguito, solo sulle note del jazz... clicca qui prima di leggere!-

Eppure mi piace la mia vita, non scambierei un secondo dei miei mille impegni con 1 ora di noiosissimo ozio! Credo nell'opportunità di saper cogliere l'attimo, unico, irripetibile.
Voglio la pillola rossa ("resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio") , perché so già di non sapere ed ora sento il bisogno di fare il passo successivo. Un momento di stasi, il limbo che prelude alla perdizione: non è l'inferno di Dante, ma una vita qualunque in una società qualunque. E allora via, sulle ali del jazz, verso sogni lontani e momenti di intensa emozione, sulle note confuse di radio libere a bordo di un furgone a fiori e tanti ideali ... che si infrangono su un muro di indifferenza, alla fine della strada...
Forse è questo: la paura dell'indifferenza, di lasciarsi coinvolgersi dalla corrente trascinati lontano da quei sogni di libertà e tutto ciò che sia vivo, come le nottate in piedi a parlare con persone sconosciute e amare e intrighi e ancora viaggi, novità! tutto nuovo! e cambiare il mondo e metamorfosi e lottare per ottenere ciò in cui si crede e credere, non nel tuo Dio, ma nel mio, non nel suo potere di salvare gli oppressi e punire i colpevoli, ma nel mio! che è ora, è adesso, è ogni attimo della nostra vita... troppo lunga per come la viviamo, per come la gettiamo senza accorgerci che corre più veloce della nuova mercedes del vicino...
Voglio vivere meno, ma vivere meglio!
...e allora jazz...