sabato 12 aprile 2008

ELECTION DAY!

Ho preso una decisione. Domani andrò a votare, ancora una volta per il meno peggio. Perchè non deve andare su Berlusconi. Mille buone ragioni ve le possono dare i giornalisti della rivista "Internazionale", in cui anche giornali di destra come "El Pais" si preoccupano per il ritorno del 'buffone'. Anche su "microMEGA" si possono trovare dei buoni articoli: FERMATE BERLUSCAZ!

...e voterò Di Pietro, forse il meno corrotto di questa partita di "nuovi" politici. Altre mille buone ragioni ve le può dare Marco Travaglio in questo video. Insomma voterò Veltroni per vie traverse, per non sentirmi troppo in colpa ma per non pentirmi di aver lasciato che lo psiconano tornasse al potere. E poi bisogna lottare per non trovarsi con lo stesso dilemma alle prossime elezioni, per non dovere ancora una volta andare a votare per persone che non ci rappresentano.

Per chi si fosse convinto al non-voto, lasciate perdere le fette di salame nella scheda, rischiate di favorire il nemico. Dovete invece presentarvi al seggio, farvi riconoscere e comunicare al presidente di seggio che volete avvalervi del diritto di non votare. In questo modo le schede nulle non verranno assegnate come premio di maggioranza, e la vostra partecipazione alle urne verrà calcolata. Si tratta di quell'astensionismo attivo di cui parlavo in qualche post scorso. Le notizie di cui sopra arrivano direttamente da un presidente di seggio, quindi sono assolutamente vere.

Solo un'ultima cosa: qualsiasi cosa facciate, fatelo con coscienza!
p.s.: date un'occhiata qui, se siete indecisi!

martedì 8 aprile 2008

Un medico

UN MEDICO

Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando rossi di frutti li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti

Un sogno, fu un sogno ma non durò
poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un dio ma nemmeno per
gioco:
perché i ciliegi tornassero in fiore,
perché i ciliegi tornassero in fiore

E quando dottore lo fui finalmente
non volli tradire il bambino per l'uomo
e vennero in tanti e si chiamavano
"gente"
ciliegi malati in ogni stagione

E i colleghi d'accordo i colleghi contenti
nel leggermi in cuore tanta voglia
d'amare
mi spedirono il meglio dei loro clienti
con la diagnosi in faccia e per tutti era
uguale:
ammalato di fame incapace a pagare
[...]
Testo: F.De Andrè – G.Bentivoglio ; Anno di pubblicazione: 1971

Sembra retorico, ma nessuno ci hai mai chiesto: "perchè vuoi diventare medico?". Sono convinto che la maggior parte delle risposte sarebbero: "boh, così", oppure: "è un buon lavoro, si guadagna bene". Ma sono solo illazioni; neppure io saprei cosa dire se me lo domandassero a freddo. Soprattutto perchè mi sentirei inibito a dire qualcosa del tipo "perchè voglio salvare delle vite" oppure "perchè voglio curare il cancro": mi sembrerebbe vuota retorica anche se uscisse dalla mia stessa bocca...
All'università non se ne parla, né tra compagni di corso né tantomeno a lezione, dove i professori non riescono neppure a parlarsi per organizzare le lezioni in maniera non ripetitiva tra i corsi, ed integrata. Non sto dicendo che dovrebbero insegnarci perchè vogliamo diventare medici, ma un'etica di fondo, un significato base dal quale ricavare uno sterminato campo di sfumature dovrebbe essere trasmesso in una facoltà di medicina. Nei programmi non esistono corsi ben strutturati dovi si parli di "morte" oltre che di necrosi, apoptosi, o decesso, di "uomo" oltre che di paziente (o, peggio ancora, soggetto), di "malattia", piuttosto che di patologia. Non ci spiegano come diventare medici, al massimo come essere dei saccenti dottori.
Al di là del piacere nello scoprire nuovi meccanismi patogeneteci, intriganti sindromi rare in attesa dei brevissimi istanti in cui ci permetteranno di avvicinarci ai malati (momento in cui una schiera di studenti assetati di sangue si precipiterà per avere un posto in prima fila per assistere a qualche tetro spettacolo di sofferenza), credo ci dovrebbe essere qualcos'altro. Chissà se qualcuno dei nostri futuri governanti riuscirà mai ad accorgersi con un minimo di lungimiranza cosa sta accadendo dopo l'aziendalizzazione della sanità italiana, che tipo di medici stanno formando...temo che, vecchi come sono, non riusciranno nemmeno a rendersene conto in prima persona: o saranno già morti, o probabilmente si faranno curare in qualche istituto estero a suon di euri! Dovrebbero esistere ancora tanti De Andrè...

venerdì 4 aprile 2008

my worlds

Cos'è "my worlds"? o meglio, cosa sono? Sono solo i miei scatti migliori, il frutto di una passione per la fotografia che non ho mai coltivato come si deve... Sono quello che sono riuscito a fare senza mezzo alcuno (tutte le foto sono state scattate con macchine digitali compatte di amici e parenti!), che non è molto, ma mi piace comunque l'idea di condividerlo con i pochi che mi danno il piacere di leggere queste righe. Per questo ho creato un blog dedicato, MY WORLDS, dove foto di luoghi e persone vi faranno intuire i mondi in cui vivo, le realtà che conosco e, forse, quelle che vorrei conoscere in futuro...

buona visione